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NICCOLO' DE NAPOLI

FROM THE INSDE

Progetto a cura di Alessandra Troncone


La giuria internazionale formata da Laurie Anderson, Eliza Bonham Carter e Andrea Viliani, per la prima edizione del premio, ha espresso la sua preferenza per il progetto From the Inside dell'artista Niccolò De Napoli e presentato da Alessandra Troncone
 

Il progetto sarà inaugurato mercoledì 27 marzo alle ore 19, presso la Fondazione Made in Cloister.

 

From the Inside di Niccolò De Napoli coinvolge il quartiere di Porta Capuana, ramificandosi nell’intera città di Napoli, in maniera profonda e intima, stringendo relazioni personali in grado di giungere a una riflessione collettiva sul sentimento di vivere e lavorare in luoghi complessi, definibili come “periferie urbane”. Niccolò De Napoli, durante i sopralluoghi realizzati nell’area di Porta Capuana, ha avviato una serie di conversazioni con gli abitanti del quartiere, registrando un comune senso di sfiducia da cui ha deciso di partire al fine di innescare nuove dinamiche di condivisione delle percezioni vissute. L’artista propone di partire “da dentro”, ovvero dalle case degli individui con cui è entrato in dialogo; accede agli ambienti domestici guadagnando la fiducia di chi ci vive, proponendo loro un simbolico miglioramento della qualità della vita, ovvero la sostituzione della vecchia vasca da bagno con una nuova. Un intervento minimo che dà l’avvio a un rapporto di affidamento reciproco fra l’artista e gli abitanti della casa, un gesto metaforico che invita a una maggiore fiducia verso l’esterno. In questo modo l’artista identifica nel benessere dell’individuo e del suo nucleo familiare il punto di partenza ideale per ogni attività di rigenerazione urbana.

Il processo relazionale attivato da Niccolò De Napoli si traduce formalmente in un’installazione site specific che consiste nella restituzione fisica dello scambio avvenuto. Le vasche da bagno occupano lo spazio espositivo e sono collegate fra loro da un impianto idraulico di pompaggio che, a intermittenza, consente il passaggio dell’acqua fra una vasca e l’altra e la pulizia del liquido in esse contenuto, rimarcando, attraverso un’azione di purificazione, l’idea di un processo che aspira al miglioramento.

La mostra è un'ulteriore visione della relazione sensibile fra luoghi e persone, una relazione che può partire solo dall’intimità per raggiungere l’esterno e l’altro.

 

 

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Niccolò De Napoli (Cosenza, 1986) vive fra Roma e Vienna dove frequenta l'Akademie der bildenden Künste Wien, nella classe di Heimo Zobernig. Il suo lavoro, che si avvale di diversi mezzi espressivi alternando scultura, installazione, video e azioni performative, è spesso equilibrato tra un approccio di natura concettuale e un linguaggio di forme minimali applicato a elementi di vita quotidiana. Nel 2018 con Andrea Polichetti, Vasco Forconi e Silvio Saccá ha dato vita al progetto artistico-curatoriale Senza appuntamento presso l’antica barberia “Da Franco” a Roma, una sequenza di mostre accompagnate dalla pubblicazione di una fanzine edita da Nero Editions.

Ha partecipato a mostre personali e collettive in gallerie e spazi istituzionali, tra cui: Misconception, Collateral Event Manifesta12 (Palazzo Branciforte, Palermo 2018); Verge of Collapse (Localedue, Bologna 2018); Senza appuntamento (Da Franco, Roma 2018); Saluti da Riccione (Das Weisse Haus, Vienna 2017); Piani inclinati (Galleria Nazionale di Cosenza - Palazzo Arnone, Cosenza 2016); Make it funny since I’m not funny at all (OMG Gallery, Vienna 2016); Something of Mainstreaming (Vartaj Galerja, Vilnius 2014).

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