Galliano Daniele
1961, Pinerolo, Italia
Worlds in Collision, 2024
Fondazione Made in Cloister
Offsite • Palazzo Caracciolo
Galliano fa propria la tesi secondo cui le folle sono cosa ben diversa dalle masse, caratterizzate da comportamenti stabili e uniformi. Ad interessarlo non è la massa ma la folla, sono le persone che scelgono di condividere un rito collettivo e, ancora di più, quelle che considerano il rito collettivo un’esperienza liberatoria. In quest’ottica, migliaia di persone che si riuniscono per un rave, un ristretto gruppo di amici che si incontrano in un pub o due amanti nell’intimità di una stanza esprimono lo stesso concetto.
Ritrovarsi nella folla, spiega Galliano, non significa annullarsi.
Riconoscersi empaticamente nell’altro, sentirsi parte del tutto, può consentire di vivere una coinvolgente esperienza spirituale, come può consentire di sviluppare relazioni e produrre comportamenti che diversamente non si manifesterebbero. I suoi dipinti rimarcano che quanto più l’individuo sceglierà di socializzare con chi ha le sue stesse tendenze o aspi- razioni, tanto più potrà dare sfogo a comportamenti liberatori. Di contro, quanto più l’indi- viduo accetterà di omologarsi alla massa, tanto più subirà le scelte altrui, privandosi della possibilità di riconoscere la bellezza nell’altro da sé.
“Il mio lavoro non è mai schierato con il mainstream, ma sempre frutto dell’attenta osservazione che è la mia attività preferita, nel tentativo di esorcizzare la realtà, trasformandola in poesia con la pittura. “