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Doğan Zehra

1989, Diyarbakır, Turchia

Dîlan 1, 2021

Fondazione Made in Cloister

Zehra Doğan è un’artista, giornalista e attivista curda, dissidente del regime di Erdoğan, che l’ha perseguitata per il suo lavoro artistico di denuncia delle atrocità subite dal popolo curdo.
L’artista ha passato quasi tre anni in prigione e, nonostante le dure regole di detenzione e la mancanza di materiali, Doğan ha continuato a dipingere nascondendosi sotto il letto e improvvisando con quello che trovava: tessuti ricavati da abiti, pagine di lettere, carta da imballaggio, pacchetti di sigarette.
Centrali, dunque, nel suo lavoro temi come liberazione di un popolo, la protesta contro il patriarcato e le condizioni di detenzione, e, pur essendo uscita dal carcere, ha continuato a utilizzare quegli stessi materiali dando voce a chi non ce l’ha e scardinando stereotipi culturali.

“I poteri che agiscono sul corpo come strumento di dominio si mantengono condizionando le percezioni relative ai corpi e ai territori”

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