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Bricler Margaux

1985, Parigi, Francia

«Chiedimi», disse prima di
affogare, 2024

Fondazione Made in Cloister

È una giornata d’agosto quando l’artista Margaux Bricler, durante uno dei suoi viaggi a Ginostra, si imbatte nella visione dello Stromboli. L’immagine lontana di quel vulcano la affascina al punto da diventare metafora evocatrice per la sua produzione artistica. Ecco che emergono nella sua mente ricordi lontani, reminiscenze remote che risorgono dirompenti, forte è il desiderio di mostrarsi. Questo flusso di coscienza al quale si abbandona Margaux Bricler è la cifra distintiva della sua intera produzione artistica che per questo motivo non segue una narrazione consequenziale, ma si serve di momenti epifanici. Nel momento in cui inizia a lavorare ad un’opera mobilizza in essa determinati riferimenti culturali, iconografici o concettuali.
Se la sua indagine parte da una sfera intimistica e personale trova uno sviluppo anche nell’universale, coinvolgendo l’individuo in quanto parte del mondo e che ha contribuito a scriverne la storia. Storia e memoria emergono silenti anche nella ricerca del materiale che diviene occasione di interrogare la materia stessa, intessere con essa un dialogo risalendo al suo utilizzo originario.

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