Composing Bioethical Choices
di Aljoscha
Sabato 11 febbraio apre al pubblico Composing Bioethical Choices la prima mostra in Italia dell’artista ucraino-russo Aljoscha residente a Dusseldorf , nato a Kiev nel 1972 , molto attivo in Ucraina con istallazioni e performance in Piazze , Chiese e scuole per denunciare con la sua poetica le atrocità del conflitto.
Il progetto espositivo, studiato per gli spazi della Fondazione, nasce dalla residenza dell’artista a Napoli e sarà installato attraverso il coinvolgimento della comunità di Porta Capuana.
Composing Bioethical Choices
di Aljoscha
L’artista (1974) è stato studente all’Accademia di belle arti di Düsseldorf dove ha seguito le lezioni del pittore tedesco Konrad Klapheck. A Salisburgo ha studiato all’Accademia Internazionale con l’artista, fotografa e regista iraniana Shirin Neshat. Dall’inizio del 2000 Aljoscha ha sviluppato una specifica forma estetica di espressione per la connessione di paesaggi mentali tra arte e scienze naturali. Inizialmente le sue sculture emergevano dalla pittura. L’artista lavorava con pittura acrilica che applicava strato su strato con una spatola per creare bizzarri oggetti dipinti che crescevano dal pavimento.
“Lavorare, immergere, applicare e mescolare colori con il pennello. Alla fine ho creato le strutture tridimensionali più interessanti sulla mia palette. E’ così che ho avuto l’idea di trasferire questo fenomeno in scultura.” Questo lo ha portato a lavorare con materiali polimeri: la sperimentazione con silicone, pigmenti e vetro acrilico gli ha permesso di creare sculture sintetiche mai viste prima con un ampia gamma di forme. Nel processo di creazione- attraverso il calore ed il materiale- le parti individuali diventano uniche, con una forma quasi organica che abbandona la simmetria assiale in favore di strutture apparentemente caotiche e vive.
La mostra è realizzata in collaborazione con la Fondazione Donnaregina per le Arti Contemporanee nell’ambito all’edizione 2022-2023 di Progetto XXI, con la finalità di sviluppare iniziative nel territorio campano finalizzate ad accrescere la fruizione dei beni artistici.
Durante i tre mesi di apertura la mostra è stata il cuore di attività creative e culturali per sensibilizzare la comunità sul tema della guerra, tra questa attività la presentazione del libro L’Assedio scritto da Andrea Nicastro, inviato del Corriere della Sera in Ucraina, in conversazione con Erri de Luca.