il programma 2023
Made in Cloister in conversazione
a Roma da FOROF
La valorizzazione di antichi spazi attraverso l'arte contemporanea identifica e accomuna due realtà come Forof e Made in Cloister, che abitano due città tanto belle quanto antiche: Roma e Napoli.
La condivisione di questo valore è diventata occasione di incontro giovedì 19 gennaio per raccontarsi.
Ospiti di Giovanna Caruso Fendi nello spazio archeologico di FOROF, i fondatori di Made in Cloister Rosa Alba Impronta e Davide De Blasio hanno raccontato la storia, la missione e il programma Made in Cloister 2023 in una conversazione mediata dal giornalista del Sole 24 Ore Nicola Zanella.
La programmazione del 2023 si sviluppa perseguendo i valori di rigenerazione, valorizzazione dell’artigianato e inclusione della comunità di Porta Capuana con progetti ed esposizioni che saranno realizzati all’interno dei tre spazi Made in Cloister: il Chiostro, lo spazio LAB.oratorio e il Refettorio.
AL CHIOSTRO
Il chiostro cinquecentesco è il nucleo delle attività della Fondazione e il nuovo anno lo inaugura con la prima mostra in Italia dell’artista ucraino Aljoscha, che aprirà al pubblico l’11 febbraio 2023. L’artista realizzerà un’installazione fluttuante ideata per dialogare con l’essiccatoio borbonico. La sua ricerca su Napoli l’ha portato ad approfondire un elemento che ha radici storiche e pratiche molto profonde nella città: le edicole votive. Simboli di devozione a cavallo tra il sacro e il pagano, le edicole entreranno a far parte del progetto allestitivo come una forma di sigillo del rapporto tra l’opera di Aljoscha e Napoli.
A maggio la Fondazione tornerà ad occuparsi del tema della Migrazione con l’esposizione di Carole Feuerman a cura di Demetrio Paparoni, raccontando la grande fuga da Cuba verso la Florida negli anni ’80 attraverso le sculture pop dell’artista iperrealista statunitense.
Vetro cattedrale, carta da parati e legno sono le tre differenti maestranze artigianali italiane coinvolte nel progetto di Ara Starck che inaugurerà al pubblico a ottobre. Un’installazione interattiva e multidisciplinare che si trasformerà in contenitore di laboratori e workshop che coinvolgeranno giovani menti e la comunità di Porta Capuana.
Anche la musica è un’arte utilizzata da Made in Cloister come mezzo di incontro e condivisione.
Per il decennale della morte di Lou Reed, amico personale di Davide De Blasio e uno dei primi sostenitori del progetto Made in Cloister, la Fondazione ha ideato un programma che si svilupperà tra il chiostro cinquecentesco e lo spazio LAB.oratorio. Waiting for the Man è l’annuale celebrazione con musica, arte e poesia che dal 2018 si svolge nel Chiostro in occasione del compleanno dell’artista newyorkese. Per la sua quinta edizione – che si terrà a marzo – saranno coinvolti artisti come Saturnino, Cristina Donadio, Ara Starck e giovani musicisti del territorio, mentre l’annuale art poster sarà realizzato da Peter Halley. La Fondazione ricorderà Lou Reed anche attraverso rassegne musicali e cinematografiche che saranno proiettate al LAB.oratorio.
AL LAB.oratorio
Lo spazio LAB.oratorio Made in Cloister al primo piano della Fondazione è il project space dedicato alla ricerca e alla valorizzazione del territorio. Antica galleria di comunicazione tra la chiesa e il resto del complesso monumentale, quest’anno ospiterà non solo rassegne, ma anche esposizioni che coinvolgeranno giovani artisti e artiste, come quella di Assunta Saulle e Letitia Ky, che aprirà a marzo.
AL REFETTORIO
Il Refettorio, spazio adiacente il Chiostro, arredato con oggetti di design realizzati dalla collaborazione tra artigiani e artisti internazionali anche nel 2023 sarà sede di progetti di inclusione e coinvolgimento della comunità.
Per il quinto anno consecutivo ospita il progetto Refettorio Made in Cloister, mensa sociale per gli abitanti dell’area di Porta Capuana, avviato nel 2018 con la collaborazione dell’onlus Food for Soul, fondata dallo Chef stellato Massimo Bottura.
In collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Napoli, la Fondazione Made in Cloister ha avviato nel Refettorio anche un programma di mostre con giovanissimi artisti in corso di formazione presso l’Accademia. Il progetto è stato pensato da una parte per osservare lo sviluppo creativo del contesto locale, dall’altro valorizzare e stimolare le giovani menti dando loro l’opportunità di ideare e realizzare prime esposizioni.
CASA CLOISTER
Made in Cloister nasce con l’intenzione di rigenerare e restaurare il chiostro cinquecentesco, ma la conversione di spazi abbandonati è continuata nel corso degli anni portando al recupero di altre aree dell’ex Lanificio Borbonico. In collaborazione con il Dipartimento di Architettura dell’Università Federico II di Napoli dal 2023 inizia il recupero e il restauro di un nuovo spazio al primo piano della Fondazione che si trasformerà in residenza d’artista. Casa Cloister sarà arredata con oggetti realizzati dalla collaborazione di artisti internazionali e artigiani locali, coerentemente con il progetto di valorizzazione dell’artigianato Bottega Made in Cloister.
MADE IN CLOISTER OUTDOOR
Oltre all’attività ordinaria svolta nel territorio e nello specifico negli spazi del chiostro e del LAB.oratorio, la Fondazione Made in Cloister, in un'ottica di valorizzazione e promozione dei giovani artisti campani e condivisione del proprio know how, svolge delle attività culturali in spazi diversi da quelli principalmente dedicati alle esposizioni. Nasce Made in Cloister Outdoor con la collaborazione di Galleria Navarra, spazio recuperato nel centro di Napoli e dedicato alla gastronomia e all’arte.